La storia della Laguna di Venezia
Questo libro parla di leggende prive di qualsiasi fondamento, racconta di intuizioni sulle origini e sulla evoluzione della Laguna di Venezia, tenta di portare al centro del dibattito il dubbio della Ragione, cerca di porsi qualche domanda senza dare nulla per scontato.
La Laguna è un sistema complesso, spesso apparentemente contraddittorio, dominato da dinamiche opache i cui sviluppi sono determinati sia dal fondale, particolarmente plastico, sia dalla forma e direzione dei canali, strade preferenziali di diffusione della marea che la percorrono e la forgiano e che l’occhio umano non può vedere. Su questo sistema si è sviluppata la storiografia lagunare che ha prodotto una sequela di sopravvalutazioni e sottovalutazioni che qui si vogliono confutare: le lagune non sono ecosistemi stabili e perduranti da migliaia di anni, sono bensì transitori, caratterizzati da uno sviluppo lineare che necessariamente le porta a trasformarsi in mare, oppure a diventare terraferma, a seconda del trionfo definitivo di uno degli elementi che la natura mette in competizione lungo la linea della costa; sono sviluppi impercettibili, se paragonati alla durata della vita umana, ed è per questo che la scuola di pensiero ereditata dal Medioevo si è consolidata profondamente nella mentalità comune per cui ancora oggi si fa fatica ad affrancarsene.
Paolo Dabalà è un veneziano del 1963, porta un cognome tipicamente veneziano e vive in terraferma ormai da trent’anni. Da dove siano venuti i Dabalà non si sa, si sa però che l’ultimo Doge dei Nicolotti, cioè il rappresentante del popolo alle manifestazioni pubbliche della Serenissima, fu Vincenzo Dabalà. Della sua venezianità Paolo conserva l’arte del remo, che lo ha portato a contatto con la Laguna, a sperimentarla nella sua tridimensionalità, a conoscerne i segreti, la profondità dei canali e la direzione della corrente, che diventano come la salita o la discesa per un ciclista. A questa ha poi unito quella per lo studio della storia, si è laureato nel 1994 a Ca’ Foscari con una tesi sul dibattito seguito allo scavo del Canale dei Petroli e sulla salvaguardia della Laguna. E come dimostra ampiamente questo suo libro non ha più smesso di leggere e informarsi sull’argomento.