Giovani Studenti conto le mafie - Nulla è stato vano
Giovani Studenti contro le mafie. Nulla è stato vano è una raccolta di pensieri, opinioni e proposte, che nasce da una riflessione di 116 studenti medi dell’Istituto Comprensivo di Casier (Treviso) su un fenomeno particolarmente complesso e difficile quale la cultura mafiosa e il suo radicamento in ambito internazionale attraverso reti di rapporti tra politica, istituzioni e società civile. L’iniziativa prese forma nel Palazzetto dello Sport di Casier il 23 maggio 2023 a seguito di un percorso principalmente didattico. In quella giornata, dedicata al ricordo della strage di Capaci in cui vennero barbaramente assassinati il magistrato Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo, gli agenti di scorta della Polizia di Stato, Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro, c’erano quasi tutti i quattrocento studenti dell’Istituto Comprensivo, la dirigente scolastica Stefania Nociti, il corpo docente, il sindaco Renzo Carraretto e Roberta Panzarin, assessora alla Pubblica Istruzione. Nella circostanza sono state ricordate anche tutte le vittime della criminalità mafiosa nel tentativo di fornire ai giovani studenti gli strumenti necessari per sviluppare un percorso di ricerca e riflessione, fondato sul valore culturale della legalità e sul senso civico. L’autenticità dei brevi interventi dei giovani studenti fa riflettere profondamente su quanto siano ancora poco affrontate le specifiche questioni di radicamento mafioso e quanto esse siano ancora troppo poco esaminate, specie sul piano sociale e del condizionamento, soprattutto nel mondo del lavoro, nella finanza pubblica e nelle scelte politiche di governi, parlamenti e istituzioni. Nei testi emerge chiaramente una posizione netta e imprescindibile sul fatto che, prima di tutto, la lotta alla cultura mafiosa deve passare attraverso la solidarietà e la comprensione umana. In buona sostanza, nel complesso emerge in modo altrettanto chiaro che non può esserci una reale lotta alla mafia senza amore per il prossimo.
Prefazione di CARMINE MANCUSO
Postfazione di ENZO GUIDOTTO