Carpaccio e gli scrittori anglo-americani dell'Ottocento a Venezia

Mamoli Zorzi Rosella
ISBN
978- 88-6869-321-3
Pagine
88
Misure
15x21

La riscoperta di Carpaccio nell’Ottocento è generalmente attribuita a John Ruskin. Ma questo è vero solo per il mondo anglo-sassone, come mostra un racconto (1924) della scrittrice americana Edith Wharton, dove Ruskin diventa un personaggio che cambia il gusto di un giovane americano in Europa, facendogli comprare i “primitivi” e un Carpaccio. L’attenzione si sposta poi su Ruskin e Henry James, ammiratori di Carpaccio, e sui grandi scrittori americani dell’Ottocento che ignorarono del tutto Carpaccio. Non fu così invece per un’inglese, Anna Jameson, popolarissima per i suoi libri d’arte negli anni Cinquanta dell’Ottocento, che scrisse a lungo di Carpaccio. La popolarità di questo pittore verso la fine del secolo viene poi ricostruita attraverso i diari di Lady Layard e di Zina Hulton: non soltanto D’Annunzio si fece fare un letto come quello di S. Orsola, ma un avvocato francese si fece costruire un’intera stanza uguale a quella del Sogno di S. Orsola nel suo palazzo veneziano.

Rosella Mamoli Zorzi è professoressa emerita di letteratura Anglo-Americana a Ca’ Foscari, Università di Venezia. Il suo lavoro più recente è l’edizione critica di The Aspern Papers and Other Tales di Henry James, Cambridge University Press, 2022, curato assieme a Simone Francescato. Nel 2022 ha curato, con K. Manthorne and S. Fornasiero, l’edizione italiana di "Dal buio alla luce, scrittori nei musei prima della luce elettrica", Roma, Società Dante Alighieri. Da molto tempo lavora sui rapporti tra gli scrittori anglo-americani e Venezia e i suoi pittori. Con Supernova ha pubblicato di recente "Meraviglia e ironia, con Henry James e Mark Twain al Palazzo Ducale di Venezia" (2018); "Quasi un profeta. Henry James su Tintoretto" (2018); "Ralph Wormeley Curtis, un pittore americano a Venezia" (2019).