Alberoni diga di verde tra Mare e Laguna

Il racconto polifonico di un'area, quella di Alberoni inserita nella Laguna di Venezia, con i suoi isolotti, canali, ghebi, peocère, la bocca di porto e la grande diga dell'imperatore. Il lato mare orlato da una spiaggia ampia, caratterizzato da dune, cunette, e una pineta ricca di essenze arboree presenti anche nel contiguo Campo da Golf. Un territorio segnato da fari, torri, pietre della conterminazione lagunare. Una lingua di terra disseminata da edificazioni militari: il forte, le batterie, il bunker, il campo torpedini, le caserme dismesse, le colonie spesso in stato di abbandono, enti religiosi scomparsi, case di cura. Il libro intreccia la grande storia, spesso poco conosciuta nello specifico, e la storia minore, ma non meno significativa, offrendo vari registri linguistici e coloriture. Un racconto valorizzato anche dallo sguardo di artisti, scrittori che da qui sono passati, lasciando dei documenti, ma anche un racconto biografico, generazionale, familiare di una piccola comunità di paese nel suo farsi e mutare. Un luogo di grande bellezza paesaggistica, una grande ala verde del Lido di Venezia, che fin dalle origini si caratterizza per il senso di fragilità, precarietà legato alla sua condizione morfologica, aumentato nei tempi moderni per l'impatto dell'uomo. Un luogo da salvaguardare con cura, con la stessa maestria che i nostri antenati hanno posto per creare gli argini, i murazzi e gli orti (ormai ridotti a pochi esemplari) dei quali ricostruiamo la memoria.

Adriana Longo, nata a Malamocco, dai primi anni Cinquanta vive ad Alberoni; ha compiuto studi linguistici a Ca’ Foscari, apprendendo dalla cultura francese la lezione della Nuova storia, della semiologia di Roland Barthes e della lettura antropologica di Claude Lévi-Strauss. Ha insegnato al Vendramin Corner di Venezia. Si è interessata di cultura materiale, soprattutto connessa all'atto alimentare e culinario e all’abitare, dei servizi socio assistenziali, di storia delle donne e di questioni di ­genere. Ha tenuto numerose conferenze e pubblicato articoli per riviste, coordinato progetti scolastici con pubblicazioni, mostre come Il tempo l'uomo e lo spazio nell’Ospizio de leMuneghete di ­Venezia e L’alfabeto delle donne. È autrice del saggio “Incursioni nel soffitto della memoria” nel libro La scuola fa la storia. Gli archivi scolatici per la ricerca e la didattica, a cura di Maria Teresa Sega. Lo sguardo di Adriana Longo, sempre in equilibrio tra dimensione locale e globale, torna qui alle radici, nei luoghi e fra le persone dei suoi Alberoni.