Asfaltide
Asfaltide narra le vicende umane, sociali e politiche accadute negli anni 1940-1943 presso le miniere di roccia asfaltica di Contrada Tabuna a Ragusa, quelle miniere che all’inizio del Novecento davano lavoro a circa 2500 operai ed erano di proprietà di tre diverse ditte inglesi. Con l’entrata dell’Italia nella Seconda Guerra Mondiale, il Governo requisì le miniere in quanto i proprietari erano diventati nemici dello Stato. Quell’esproprio provocò seri problemi nella gestione delle miniere ragusane: furono affidate dapprima a un Soprastante, che rese difficile la vita ai minatori e alle loro famiglie, e poi nel 1950 all’ABCD, che qualche anno dopo decretò la fine dello sfruttamento delle miniere stesse, ponendo fine a un’era. Sullo sfondo di queste vicende socio- politiche, si racconta una delicata storia d’amore fra due giovani, Saro e Matilde, ingiustamente accusati di incesto, e del dolore e delle angosce delle famiglie ragusane che in quella guerra persero tanti loro congiunti. Il testo prende spunto dalla visita di Arnoldo Foà a Ragusa (1964) e gli episodi narrati e declamati dall’Attore protagonista di Asfaltide sono realmente avvenuti.
Vincenzo Giannì inizia la sua attività a Roma come autore teatrale al Teatro Argentina negli anni Novanta e vince diversi e importanti premi che lo impongono all’attenzione della critica. Suoi lavori sono presentati al Politecnico di Roma, al Teatro Alfieri di Torino, al Teatro Outis di Milano-Brera e al Teatro Filodramamtici di Milano. Scrive anche un racconto, La Libreria di Babele (2005) e il romanzo Donnafugata – il labirinto (2008). Oltre all’attività narrativa e teatrale ha svolto dei seminari e ha tenuto stage di scrittura teatrale.
Franco Giorgio nasce a Catania e si laurea con la tesi Il teatro della crudeltà in Inghilterra. Vive alcuni anni a Londra, dove conosce l’avanguardia teatrale europea, e rientrato a Catania dirige diversi gruppi teatrali, il Cut (1970-72), lo Studio Gamma e il Teatro degli Specchi fino al 1986. Si trasferisce a Ragusa e nel 1989 fonda il Centro Teatro Studi con il quale mette in scena opere di grandi autori internazionali scegliendo piéces che privilegiano esigenze esistenziali e umane delle persone. Suo il progetto Favole in libertà patrocinato dall’Unicef e rivolto ai bambini.
Saverio Scerra è archeologo presso la Soprintendenza ai Beni Culturali di Ragusa e autore di pubblicazioni scientifiche legate alla sua attività professionale. La sua grande passione è il mondo classico, la letteratura, la poesia e l’arte.
Saro Distefano, Ragusa, 1964. Giornalista. Laureato in Storia presso l’Università di Catania. Conferenziere. Autore di numerose pubblicazioni di storia locale con focus sulla storia dell'economia. Volontario Caritas.