per Ambrogio – il bimbo salvato dalla generosità di Veneti e Friulani
Mamma Daniela e papà Giorgio – due persone semplici che vivevano a Cavanella d’Adige, un borgo di poche centinaia di abitanti alla periferia di Chioggia, lui falegname a Venezia nel cantiere dell’Actv, l’Azienda di trasporto lagunare, lei casalinga – sono riusciti a dichiarare guerra a un male incurabile, a innescare uno tsunami di solidarietà, a trasformare la lotta per la sopravvivenza di Ambrogio nella madre di tutte le battaglie, ad arrivare sino al Papa, Giovanni Paolo II, al Presidente della Repubblica, Sandro Pertini. Papà Giorgio e mamma Daniela hanno vinto! Hanno strappato alla morte Ambrogio, nato con una malattia rara, grazie anche al coraggio di due giornalisti – Giorgio Lago e Mario Rapisardi – e al sostegno di un grande giornale – Il Gazzettino – capaci di mobilitare la grande generosità delle genti del Nordest – Veneti e Friulani.
Vittorio Pierobon è nato al Lido di Venezia. Giornalista da... sempre, scrive per Il Gazzettino, giornale di cui è stato per 15 anni vice direttore. Nel corso della sua carriera si è occupato dei grandi accadimenti del Nordest, dagli anni di piombo e le Brigate Rosse alla mala del Brenta, dall’incendio della Fenice alla travagliata realizzazione del Mose. È un attento testimone e cronista dei cambiamenti del Nordest. Lui ama definirsi “cacciatore di storie”. È stato presidente dell’Ordine dei giornalisti del Veneto. Autore, de Le radici del futuro. I protagonisti del Veneto (Marsilio), scritto assieme a Riccardo Calimani, de Il turismo a Venezia e nel Veneto (Supernova) ed Ecosfide (Ediciclo).