1946-1948 Navi di migranti clandestini da Venezia alla Palestina
«Nel marzo del 2017 la Comunità Ebraica di Venezia allestì a Pellestrina una esposizione didattica su un importante episodio avvenuto in isola nel Dopoguerra, di cui avevamo persa memoria. Ero all'epoca presidente della Municipalità di Lido e Pellestrina e proposi alla Comunità di lasciare un ricordo duraturo, 70 anni dopo, di quella partenza di una nave di migranti clandestini ebrei. Fu dunque posta una lapide commemorativa lì dove si erano imbarcati. Poi Marco Zanetti ha cercato e ricucito le storie – internazionali e locali – che si intrecciavano e le ha raccontate. Qualcosa evocano anche rispetto alle migrazioni per mare dei nostri giorni.» Danny Carella
«Decisi di tornare a Venezia, dove il miraggio di imbarchi facili, nelle tranquille acque della laguna, prometteva di compensarci delle difficoltà dei convogli. Un piccolo manierino, sul canale che da Venezia porta a Chioggia, mi sembrò un luogo adatto per allestire la nuova nave che, nel frattempo, avevamo acquistata.» Ada Sereni
Marco Zanetti (Venezia, 1949), architetto, è stato dirigente in Regione Veneto in più settori e dal 1994 al 2001 presidente di quartiere a Venezia. È ora attivo nell'associazionismo civico e ambientalista veneziano e si dedica a qualche ricerca storica su temi che di volta in volta lo appassionano. Le sue pubblicazioni su temi estranei alla sua professione vanno dalla speleologia, alla politica e ai temi della partecipazione, a specifiche questioni veneziane, a episodi della storia garibaldina e della Seconda Guerra Mondiale.